sabato 16 luglio 2016

Tre Poesie Postmoderne Semi-Serie Sull'Agenda o Diario che Una Buona Percentuale di Noi Aveva alle Medie Chiamata "Bastardi Dentro".

1

Avevamo il diario,
di Bastardi Dentro,
e lo trovavamo divertente.

Non ci è rimasto niente;
la distanza è terrificante
dal nostro divertimento.

2

E non è che tutto quello che fa parte dell'infanzia sia intrinsecamente destinato a venire rinnegato e deriso - non necessariamente, o meglio sarebbe meglio che lo fosse ma così non è (un destino simile da molti punti di vista agli sbocchi lavorativi di buona parte delle facoltà umanistiche (a questo punto l'idea che chi si laurea in qualcosa di umanistico sia destinato a non trovare lavoro è diventato talmente un cliché che avrebbe dovuto sfondare da tempo la barriera dell'ironia e tornare ad essere puramente falso (vale a dire che gli sarebbe dovuto succedere quello che è successo a tutta una serie di generalizzazioni, e specificatamente quelle più vecchia-scuola legate alla razza e alle religioni (che non è il punto, il punto è che c'è qualcosa di surreale e buffo nel modo in cui il cliché continua invece perfettamente a sopravvivere e rafforzarsi (o forse non c'è assolutamente nulla di buffo, o quantomeno nulla di surreale considerato che a differenza degli altri cliché ha delle ottime basi economico/statistiche su cui fondare la sua dogmaticità (tanto per ritornare al concetto di cliché religioso - un argomento piuttosto attuale date le circostanze circostanziali del momento (come se potessero esistere circostanze che non sono circostanziali (il punto, in questo caso, è che riprendendo dall'affermazione di partenza - vale a dire tutta l'idea del rifiuto dell'infanzia - quello che fa male è forse un semplice effetto collaterale dell'empatia che si dovrebbe provare ma non ci si riesce (vale a dire dell'empatia per le fatiche che si è fatto per superare quella infanzia e in cui si vede gli altri ancora bloccati (se non che ci si accorge subito che gli altri non hanno nessuna intenzione di uscirci e anzi ci si trovano benissimo e tutta l'empatia va a farsi fottere e questo è forse il motivo per cui vedere la pagina del diario di scuola di Bastardi Dentro con delle battute che hanno la capacità di curare il cancro per poi causarne una forma alternativa che è incurabile e che uccide ancora più lentamente e dolorosamente del cancro normale, fa così male)))))))))).

3

Schifo e invidia sono più la stessa faccia della stessa medaglia
di quanto lo siano i sistemi di tasse progressive
e le gaussiane del rapporto tempo/convenienza.

Lenin una volta aveva detto,
alla fine Pannella era un brav'uomo
peccato sia morto.

Mi manchi Pannella,
portami via,
portami via da questa città.

Non voglio morire.
So che se dovessi morire voi fareste una statua a Don Gallo,
Vi vedo già pronti, coi chiodi e gli scalpelli,
e non ve lo posso far fare.

Se voglio leggere della poesia
mi guardo il mastro budget
di un'azienda che abbia incorporato
ed eseguito con successo
con notevoli risultati di economicità ed efficienza
l'activity based costing.

Fanculo a quel diario di merda.






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