domenica 25 settembre 2016

Apologia della(e) Chiesa(e) e delle religioni in generale.

Salmi 58:3

Gli empi sono estraniati [fin] dal grembo,
e dal grembo si allontanano,
diffondendo la menzogna.

Qur'an 11: 105

fa-minhum shaqi wa-sa'id 

Fra loro vi sono sia i dannati che i felici.

toglietemi Paint per favore

Da ateo convinto mi trovo sempre più spesso a prendere le parti, nelle utilissime e risolutive discussioni online, di questa o quella Chiesa; di questo o quel credo. Non ho nemmeno idea di come succeda. Forse è il rigetto automatico e uniforme di ogni declinazione della stupidità, forse è l'amore per i giochi di ruolo, fatto sta che nonostante non mi paghino, mi trovo spesso a fare il templare. (p.s. se qualcuno volesse pagarmi vengo via con poco; che ne dici Francy, eh? eh?)

Per cui mi sembrava proficuo riassumere qui, in una sorta di lungo e conclusivo Q&A, tutte le cose sbagliate che ho sentito dire sulla religione negli ultimi anni. Non che abbia la speranza di mettere a tacere nessuno, ma almeno quando sentirò il prurito di rispondere mi basterà fare copia e incolla a questo link.

Ora se tu, ipotetico lettore, sei stato reindirizzato qua dalla mia mancanza di voglia di argomentare, lascia che ripeta e metta molto, molto in chiaro un'ultima cosa. Io. Non. Sono. Religioso. Non ho praticamente amici che lo siano; non sono pagato da nessuno. Non ho amici preti. Non prendo porzioni dell'otto per mille; non vivo in un appartamento di proprietà della Chiesa. La mia spiritualità è limitata alla venerazione di Wallace e di un ristretto club di scrittori vivi e morti. Senza contare che ho il forte sospetto che se esistesse un Dio, gli starei sul culo. Non ho motivazioni particolari per quest'ultimo statement, chiaramente, è solo una sensazione.
Reitero e riassumo: non ho quindi alcuna motivazione personale; non ho alcun interesse a difendere nessuno. Non me ne viene nulla in tasca, se non l'ego-boost a sapere di essere stato intellettualmente onesto ad aver riconosciuto i meriti di chi non condivido. 

Bene, si può cominciare.

Ma i creazionisti/ gli anti-aborti/ gli anti-preservativo/ quelli che la donna deve stare in cucina/ ecc ecc.
Qua il discorso sarebbe da dividere nettamente fra religioni occidentali e orientali. Siccome chi tira fuori queste argomentazioni nove volte su dieci sta pensando alla Chiesa cattolica, mi sembra di non commettere grave peccato a limitare l'argomentazione a questa. Situazioni diverse sono diverse, chiaramente. Per quanto riguarda la Chiesa cattolica (e in realtà buona parte delle religioni occidentali), quello che molto spesso vi sfugge, è che non è fatta da una persona sola. Come ogni altra organizzazione, è un gruppo di persone estremamente eterogenee, e che, soprattutto e diversamente dalle organizzazioni laiche, non va in pensione e non ha un sistema particolarmente efficace o diffuso di abbassamento di rango. Il che significa che certi singoli che oramai orbitano la nona decade di vita, continuano a predicare come in gioventù. E il che significa, esattamente, che quanto dicono non ha più alcun valore teologico. Strano a dirsi, ma la dottrina ufficiale, pensate un po', essendo stata compilata da uomini e quindi imperfetta, continua a venire aggiornata per tenere il passo coi tempi. Che poi ci riesca o meno è un altro discorso, ma lo fa. E così Gianpaolino Paolo, il prete di Castellamareammonti, che è lì dal 1926 e continua a dire le stesse cose dal 1926, ha la stessa rilevanza teologica delle offerte Eminflex che giurano di valere ancora per poche ore. Il problema di prendersela con l'istituzione e non con la persona singola, è che è come prendersela con l'Istituto Nazionale di Fisica, quando qualcuno prova a insegnare che la Terra è piatta. La Chiesa potrebbe fare un lavoro migliore per assicurarsi che la sua dottrina sia uniforme e uniformemente insegnata da tutti i suoi predicatori? Certamente, ma se la dottrina è chiara - e lo è, basta informarsi - quando i suoi portavoce scelgono di ignorarla, beh, la colpa è solo che loro.

Ma a me mi hanno detto che ero cattiva e tutto il paese mi guardava male e poi non posso uscire la sera tardi perché...
Uno dei grossi problemi che hanno le persone nel discutere, in generale, è l'incapacità di separare i propri sentimenti dai principi. Mi dispiace molto che tu sia vissuta in una situazione disagiata di degrado e fanatismo primo-novecentesco, ma la colpa continua a rimanere degli individui e non delle istituzioni.

Ma i preti pedofili!
Insospettabilmente, gli psicopatici esistono anche all'interno della Chiesa. Mi rendo conto del fastidio (che condivido in realtà anche io) nel vedere il dualismo tra il fatto di predicare la Verità Assoluta e il dimostrarsi umani nel peggiore senso possibile, ma è inevitabile. Finché ci saranno uomini (o donne), a stretto contatto con un largo numero di ragazzi, ci saranno i pedofili. Fa schifo ma è la realtà delle deviazioni neurologiche.

Ma è la castità che...
No, la pedofilia è una malattia, non è prodotto della castità. Strano a dirsi, ma parecchi studi hanno dimostrato che periodi prolungati di castità funzionano da inibitori del testosterone. Vale a dire che minore è il contatto con il sesso e minore è la voglia stessa di praticarlo. 

Ma la Chiesa li ha protetti!
Sì, in passato ci sono stati casi di prove nascoste e persone spostate invece che radiate. C'è da dire però che quella era la mentalità delle organizzazioni, in generale, nei confronti dei propri membri. Nascondere e proteggere - nulla doveva poter mai generare uno scandalo. Il che non giustifica, ma dimostra nuovamente come siano persone come tutte le altre, figlie del loro tempo. La Chiesa di oggi è estremamente vigile e dura nei confronti di situazioni simili. Se poi di nuovo nel tuo paesino di merda da duecento abitanti non è così, è colpa del fatto che vi è arrivata la corrente elettrica nel 2007 e le persone sono ancora tutte un po' sconvolte.

Sono ricchi/ Perché non vende il suo anello e sfama l'Africa?/ Perché non fanno di più?
È sempre divertente vedere ribaltate sulla Chiesa tutte quelle argomentazioni (e uso il termine molto liberamente) che sono le orrende figlie della morale del "è più facile che un cammello passi per-". Di fatto quando in questo Paese qualcuno è ricco non ci piace mai molto, per principio. Ci sembra sempre che abbia qualcosa da nascondere, o che abbia guadagnato i soldi in modo illecito. Per carità, non ci sono mancati gli esempi a giustificare la dietrologia, e non siamo all'oscuro dell'esistenza della mafia, ma il principio resta comunque bacato. Di fatto il motivo per cui la Chiesa è (relativamente) ricca, è che il patrimonio è la prima garanzia per la durabilità di una associazione culturale. E la durabilità è la prima qualità necessaria per il corretto adempimento della vision e della mission dell'azienda. Economichese a parte, una buona quota del patrimonio - cioè della ricchezza - della Chiesa è immobiliare, e di un genere che è molto difficile da trasformare in liquidità. Per farla ancora più breve: chi si comprerebbe San Pietro? Per quanto riguarda il fare di più in termini di carità, beneficenza o quant'altro, rimarreste sorpresi a sapere quanto effettivamente la Chiesa faccia, a livello di missioni umanitarie, economicamente e non. Il poter fare di più è inoltre talmente applicabile a tutto e tutti, e a qualsiasi cosa e circostanza, che mi sembra veramente dura da poter considerare una critica. 

C'è un filo comune a tutte queste argomentazioni, e ad altre simili che non ho analizzato in dettaglio, ed è quello che dalla Chiesa, in quanto tale, ci si aspetterebbe un comportamento moralmente migliore delle altre associazioni - forse migliore di tutte le associazioni, comprese quelle di beneficenza. Di fatto è sicuramente fastidioso, più che per gli altri, scoprire che chi dovrebbe rappresentare Dio e la Giustizia, ha fatto le marachelle come tutti.
È un fastidio giustificato, fino a un certo punto. E questo punto è quello in cui ci si deve arrendere al fatto che un gruppo così numeroso di uomini non può che avere al suo interno tutte le caratteristiche degli uomini. Al suo interno ci sarà necessariamente avidità, gola, lussuria e qualunque altro difetto si possa immaginare. Nel suo complesso mi sento di dire però che questa moralità esiste, a livello generale, e viene generalmente rispettata. Per ogni prete pedofilo ne passano sotto il radar cento che svolgono professionalmente la loro funzione, capaci persino di dare uno strappo alle regole per accogliere e comprendere le situazioni dei fedeli che si rivolgono a loro. Lo dico, mi tocca ripetermi ancora, senza alcun interesse particolare.  

Ma non serve a niente/ credi alle favole/ ahah che stupidi tutti a inginocchiarsi alla domenica alle otto, io dormo.
E veniamo al succo, all'argomentazione che penso manchi al 90% dei dibattiti sulla religione e che reputo, a mio modesto avviso, quella invece fondamentale. Ovvero dare una risposta sincera alla domanda: ma a cosa diamine serve la religione, la Chiesa, allora? Se le missioni umanitarie si possono fare benissimo senza Dio, se gli edifici possono venire mantenuti e gestiti dallo Stato, a cosa serve?
Il fatto è che a voi, in questo momento, probabilmente non serve a niente. Il punto è molto semplice. Se sei una persona relativamente istruita, che viene da una famiglia relativamente atea, con una vita relativamente priva di catastrofi familiari, in un momento di tranquillità, la Chiesa ha poco o niente da offrirti. Perché la sua funzione principale, a conti fatti, è quella di riparo, di consolazione. La Chiesa è l'aiuto spirituale ad affrontare il Dolore, per chi sceglie di non affrontarlo in maniera puramente atea. Uso il termine "scegliere", non per indicare che sia una scelta, ma per evitare l'accondiscendente "ha bisogno". Perché non si tratta di una debolezza. Nessuno ha il diritto di giudicare o sminuire il modo in cui un'altra persona affronta le tragedie nella sua vita. Quando si è persi nel dolore, la percezione stessa della realtà si altera, viene deformata dal dolore stesso. Non è un'ipocrisia materialista del non voler rinunciare al giocattolo che si è rotto, quella che spinge chi ha subito un lutto a rifugiarsi nella fede - anche se si è stati atei fino a un momento prima. In quei momenti si è puramente, limpidamente religiosi. Non è una debolezza, è una fase della vita. È una necessità nobile di avanzare nella propria vita come è necessario fare. 

Non si tratta solamente di lutti, ma di ogni forma di difficoltà. La Chiesa è un aiuto fondamentale e indispensabile per dare gioia e senso a esistenze la cui insostenibilità ti è, se sei nel target dei miei lettori, probabilmente persino difficile da immaginare, prima ancora che da vivere. Vite la cui vuotezza e ripetitività avrebbero altrimenti distrutto la mente e lo spirito di chi è trovato a svolgerle.

Ora, chiariamo una cosa. Nulla di quanto faccia la Chiesa, in questo senso, è indispensabilmente o necessariamente compito della Chiesa. Di fatto non vedo motivi per cui un supporto statale, un adeguato aiuto psicologico, non potrebbero svolgere ugualmente, o meglio, lo stesso compito. Ma quello di cui ci stiamo occupando è il presente, la situazione attuale. E al momento nessuna attività governativa ha la stessa facilità, la stessa immediatezza, e la stessa assicurata sicurezza di comprensione e riservatezza, di mettersi le scarpe e fare i duecento metri circa che distanziano ciascuno di noi da una chiesa, e parlare con il prete locale dei tuoi problemi. Ed è questo che ha un impatto fondamentale nel prestare aiuto. L'idea che sia l'aiuto sia lì, fisicamente (non solo umanamente) vicino, gratuito, innegabile e assicurato.

Fino a quando la stato sarà così lontano nel garantire un'efficacia e una capillarità di servizio simile, la Chiesa svolgerà una delle funzioni più importanti per garantire il benessere della popolazione.

È questo il ruolo della religione, al giorno d'oggi. Ed è questo quello di cui non si parla mai nei dibattiti. La religione, e le istituzioni che la rappresentano, svolgono il ruolo di aiuto, di confessionale, di supporto alle persone. Di un supporto incondizionato, aperto a chiunque e a tutte le ore (più o meno) per chi è stato abbandonato da tutti, persino dalla propria famiglia (tranne di nuovo nel tuo paesino di merda dove il prete è d'accordo con tua zia che se sei uscita vestita così è giusto che ti abbiano stuprata).

Mi sento di nuovo in dovere di fare una precisazione molto stupida ma forse necessaria. Quanto appena detto non significa che la Chiesa sia esente da difetti, o che  non si impunti stupidamente su questioni meno che fondamentali (vedi i crocifissi nelle aule) o che non voglia mostrare i muscoli spesso e ricordi molto il cane che abbaia perché sa di non mordere più molto bene. E nemmeno va a negare le fastidiosissime leccate di culo che questo Paese fa, all'ordine del giorno, alla sua combriccola di cosplayer preferita. L'esempio più recente è stato forse durante la Conferenza Episcopale proprio qua a Genova, dove tutta via 20 settembre (per chi non lo sapesse una delle vie più lunghe e frequentate del centro) è stata tappezzata di megafoni che ripetevano, senza possibilità di fuga, la litania che si stava pronunciando al porto. Per quanto abbia riso e continui a ridere di chi sostiene che viviamo ancora in una teocrazia, l'essere stato costretto a sentirmi tutta la messa, sostanzialmente, solo perché avevo osato andare a comprarmi un libro alla Feltrinelli, mi ha infastidito come minimo, e anche un po' spaventato.

Ma tengono indietro il progresso scientifico!/ rallentano il mondo/ non fanno sapere la verità.
No. Di nuovo quello che vale per un paesino vittima di fanatismo, non di religione, ha ben poca influenza sul reale progresso scientifico dell'umanità. Spesso dietro l'ignoranza si nascondono motivi molto più banali, quelli economici. L'agenda anti-riscaldamento globale ha il solo scopo di permettere a un certo gruppo di imprenditori di non dover rispettare norme ambientali più restrittive, e così via. Lo stesso dicasi per le tesi religiose.
È vero che esistono, invece, forme di sbattimento del pugno sul tavolo che sono un po' ridicole, come l'esistenza degli obiettori di coscienza, o la lotta all'eutanasia, che è probabilmente l'unico motivo per cui non è ancora legale in Italia. Ma vanno dette due cose, in primis che il tono su questi temi si  sta ammorbidendo di anno in anno, e secondo, molto banalmente, che chi vuole fare una delle due cose non ha mai avuto seri problemi a riuscirci. Il traffico della morte verso la Svizzera esiste dagli anni '90, e non è mai stato eccessivamente caro, e per gli aborti si tratterà di cambiare paesino e farsi cinque chilometri in macchina. Non dovrebbe essere necessario, ma non è un incomodo o un problema ideologico tale da giustificare l'accantonamento dei lati positivi.

Che poi è il riassunto di tutto quanto. Sì, la Chiesa ha moltissimi difetti e non è esattamente dove dovrebbe già essere, ma esistono sforzi e movimenti per avvicinarsi alla situazione ideale, e il servizio di aiuto umano che fornisce alla comunità giustifica ampiamente il dover stringere i denti qualche volta e darla vinta su alcuni lati triviali della quotidianità.

Parola di Dio,
rendiamo grazia al Signore.








p.s. non vorrei fare mai una cosa del genere, ma in questo caso potrebbe rivelarsi interessante: ho la convinzione di essermi dimenticato delle argomentazioni, dei cliché che vengono usati, e vorrei incorporarli nell'articolo nel corso del tempo. Per cui se volete segnalarmeli commentateli qua sotto. I commenti si possono lasciare in modo totalmente anonimo e senza necessità di registrarsi a nulla (è un invito a insultarmi) e mi portano pure traffico : ^ ).














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